02 Lug Un libro-memoria sullo stadio “dei Pini” con un pezzo di storia della Viareggio Cup
E’ uscito in questi giorni – si trova in alcune librerie ed edicole di Viareggio – il libro ‘…Lo stadio dei Pini Una memoria condivisa’ (Grafiche L’Ancora) scritto dai soci dell’associazione culturale Orgoglio Bianconero nel quale sono presenti alcune tappe epiche e memorabili della Coppa Carnevale ora Viareggio Cup organizzata dal Cgc Viareggio. Ci sono alcune alcuni eventi legati all’atletica leggera che hanno visto la sezione del Cgc impegnata nel supporto logistico. Ovviamente in molti di questi eventi c’è anche la mano dello storico presidente Torquato Bresciani.
La Coppa Carnevale è presente con i capitoli (testo e foto) sulla prima partita del febbraio 1949 fra la selezione versiliese e quella di Livorno (con calcio di inizio di Limbergo Taccola); la prima diretta tv da Viareggio nel 1954 con telecronista Nicolò Carosio; il successo della Fiorentina nel 1966 con il pubblico record e la foto simbolo; il derby della Madonnina del 1971 fra Inter e Milan vinto dai nerazzurri; il debutto della rappresentativa cinese nel 1978, il primo golden gol di Giacomo Lorenzini in Milan-Padova nel 1993, la finale con incasso record fra Fiorentina e Juventus decisa da Alessandro Del Piero; la finale fra Parma e Brescia del 1996 con tre futuri campioni del mondo in campo: l’edizione del 2002 caratterizzata dalla presenze di una squadra americana, una palestinese e una israeliana: la ripartenza del calcio italiano dal torneo di Viareggio nel 2007 dopo l’uccisione dell’ispettore di polizia Filippo Raciti; infine nel 2010 la tripletta di Ciro Immobile, futura scarpa d’oro europea, nella finale della Viareggio Cup contro l’Empoli.
Nei 55 capitoli del libro ci sono anche storia di atletica leggera, ciclismo, basket, pugilato, convention di aziende e tanto spettacoli, con i concerti dei grandi della musica, oltre ovviamente i funerali solenni delle prime vittime del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.