17 Feb A Viareggio il calcio femminile ha una solida tradizione. La storia lo conferma
Caoletti, Tessandori, Cheloni, Melan, Tanini, Bonalini, Feroldi, Gerwen, Ciceri, Gridelli, Lombardi. Alzi la mano che riconosce – senza
ricorrere alla “signorina” Wikipedia – questa formazione? Per non far perdere tempo prezioso, chiariamo subito che si tratta della prima
formazione ufficiale della Nazionale italiana di calcio femminile che ha disputato il primo incontro internazionale della sua storia. Dove?
Allo stadio dei Pini di Viareggio, il 23 febbraio 1968: successo per 2-1 contro la Cecoslovacchia, grazie alle reti di Tanini e Gerwen.
Questo per dire che l’attenzione sul calcio femminile che da qualche tempo c’è un città – sia per il torneo del Cgc che per l’attività del
Soroptimist International Viareggio Versilia – poggia su una tradizionale consolidata da altre vicende legate al calcio rosa. Infatti pochi giorni dopo la prima partita, sempre a Viareggio nacque ufficialmente la Federazione italiana calcio femminile. Era l’11 marzo 1968. Fra i promotori Giovanni “Cacco” Mazzoni e Leone Agostini, che poi misero in piedi a Viareggio una formazione che prese parte al campionato di serie A femminile.
Dulcis in fundo, per testimoniare che a Viareggio rosa e pallone sono in perfetta sintonia, vale la pena ricordare che la prima ragazza ad
avere sostenuto l’esame per diventare arbitro (esame sostenuto a Pontedera nel dicembre 1990) è stata Daniela Zalcetti di Marina di
Pietrasanta che faceva parte della sezione di Viareggio. La Zalcetti fu invece la seconda ragazza ad arbitrare una partita di calcio
maschile in Italia (al vecchio campo ‘Basalari’, omaggiata da un mazzo di fiori delle squadre esordienti), preceduta di pochi giorni da una
giovane umbra. E anche questa è storia.
