Ora il conto alla rovescia davvero è agli sgoccioli. In città si vedono le prime squadre, i campi di allenamento cominciano ad essere ‘popolati’ anche la mattina e in Passeggiata, nei momenti di relax, ‘sfilano’ più o meno consapevolmente, ragazzi in tuta. Anche questa – al di là dell’aspetto tecnico – è la Viareggio Cup. E avvicinandosi sempre di più all’ora X, pure in questo caso siamo in dirittura d’arrivo, ripercorriamo quanto accadde nel 2014, con il successo del Milan.
MENO 4
66ª edizione 2014 – MILAN
La sconfitta subita dall’Anderlecht nella finale dell’edizione precedente aveva innescato la voglia di riscatto da parte del Milan, allenato da ‘Pippo’ Inzaghi. E la possibilità di vendicarsi (sportivamente parlando) è stata servita su un piatto d’argento visto che le due formazioni sono tornate a disputare la finalissima. Il Torneo aveva subito per motivi organizzativi una robusta sforbiciata, passando da 48 a 36 squadre con l’ammissione direttamente agli ottavi di finale di 4 big (le “teste di serie”, scelte in base al loro palmarès al Torneo, Juventus, Milan, Fiorentina ed Inter). Il Palermo indossa i panni della rivelazione, arrivando a contendere all’Anderlecht l’accesso alla finalissima, venendo però sconfitto ai calci di rigore. E nell’altra semifinale, ancora un disco rosso per la Fiorentina, battuta dal Milan. I rossoneri giocheranno una finale spettacolare regalando a ‘Pippo’ Inzaghi la sua prima soddisfazione da allenatore.
La finale: Milan-Anderlecht 3-1
Il capocannoniere: Cerri (Parma) con 6 reti
Il giocatore simbolo: Petagna (Milan), è uno dei protagonisti della finale, un vero trascinatore: sotto porta ha ancora margini di miglioramento, ma il lavoro al servizio della squadra sarà il suo biglietto da visita per diventare una pedina importante nel massimo campionato