23 Feb Palagi: “Più attenzione dalle istituzioni sportive e dalla politica per la Viareggio Cup”
Con il calendario nazionale e internazionale ridondante di impegni per le squadre di club e per le nazionali giovanili, la Viareggio Cup sta tentando di ritagliarsi uno spazio vitale per garantire la continuità di un evento iniziato nel 1949, cercando edizione dopo edizione di trovare qualche novità per insaporire la pietanza offerta dal campo. Alla 73ª edizione (20 marzo-3 aprile) prenderanno parte infatti 7 formazioni africane, record assoluto della manifestazione.
“È nel segno dei tempi – ha ricordato il presidente del Cgc Viareggio, Alessandro Palagi -: un anno fa, per la prima volta, una squadra africana, l’Alex Transfiguration (Nigeria) aveva conquistato la finale, arrivando alle spalle del Sassuolo, venendo sconfitta solo ai calci di rigore. Dopo pochi mesi, ai mondiali in Qatar, abbiamo visto quanto di buono ha offerto il Marocco: siamo stati così subissati di richieste. Ne abbiamo accettate sette, ma altrettante sono in lista di attesa…”
Prima il presidente del Cgc Viareggio, Alessandro Palagi e poi il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, hanno rivendicato per la Viareggio Cup “una maggiore attenzione da parte delle istituzioni
sportive e della politica, per quello che ha rappresentato la manifestazione nel corso degli anni, con la maturazione di giocatori che hanno fatto la storia del calcio mondiale”.
In pratica, il Cgc Viareggio chiederà ufficialmente che il torneo possa tornare nel suo habitat naturale che è il periodo di Carnevale (“quando non ci sono gli impegni delle Nazionali, con almeno la sospensione di una settimana del campionato Primavera”, ha aggiunto Palagi) perché “è davvero micidiale e ingiusto dimenticare la storia della nostra manifestazione”.
Per l’edizione del 2023, oltre alla novità della maxi-presenza delle formazioni africane, c’è da sottolineare l’arrivo di una squadra ucraina, il Rukh di Leopoli, che potrebbe disputare la partita inaugurale della manifestazione contro il Sassuolo, campione in carica.